Storia

Storia

Il Bassethound è conosciuto ed allevato in Italia dalla metà del secolo scorso; il primo soggetto iscritto al Libro Origini dell'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana risale al 1958.

Il 5 novembre 1967 nella casa della contessa Maria Sofia Ambrosiani a Roma, un gruppo di appassionati si riunì per dare vita al primo Club italiano del Bassethound al quale fu dato il nome di Bassethound Club d'Italia.
Erano presenti a tale riunione: le contesse Maria Sofia e Giovanna Ambrosiani, il dott. Mario Insiga, il marchese Antonio Gerini, il marchese Alberto Sarri di San Felice, il dott. Ernesto Sciumbata, il sig. Vinicio Setta, la sig.ra Carla Venditti, la marchesa Anna Lucani Ranier, il dott. Giacinto Folino, la sig.ra Grazia Dall'Olio, il dott. Gabriele Crisopuli, il sig. Alessandro Marchetti e la sig.ra Flora Panipucci.
Nel corso dell'assemblea, a spoglio delle votazioni avvenuto, risultarono eletti consiglieri: Maria Sofia Ambrosiani, Anna Lucani Ranier, Genny Genestretti, Giancarlo Chapperon, Antonio Gerini, Ernesto Sciumbata, Alessandro Marchetti ed Enrico Adinolfi.
La quota associativa fu fissata in lire 3.000 per i Soci ordinari e in lire 5.000 per i sostenitori con decorrenza dall'1 gennaio 1968. Il Club ottenne il riconoscimento dell'E.N.C.I. e divenne la prima Società specializzata per la tutela della razza Bassethound in Italia.
Dopo alcuni anni di attività, nel 1974, il Bassethound Club d'Italia cessò di esistere.

Nel 1976, per iniziativa di Rita Rossi e Vittorio Belli, si ricostituì una nuova società: nacque il 15 agosto 1976 a Peschiera del Garda la Società Italiana Bassethound.
Fu eletto un consiglio provvisorio con l'incarico di indire una assemblea generale e chiedere il riconoscimento ufficiale dell'E.N.C.I. Il consiglio era composto da: Giuseppe Alessandra, Presidente; Vittorio Belli, vicepresidente; Rita Rossi, consigliere e segretaria; Marina Bianchi Ciarlo, Ermanno Brivio, Antonio Di Lorenzo e Pier Teresa Mercanti, consiglieri.
La società ottenne il riconoscimento dell'E.N.C.I. e da allora fino ai giorni nostri la S.I.Bas non ha mai cessato di esistere.

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