La storia

La storia della razza in Italia

Le origini ufficiali della razza nel nostro Paese risalgono al 1958 quando si ebbe la prima iscrizione di un Bassethound al Libro Origini dell'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana.
Fu di un soggetto importato dal duca Luigi di Grazzano Visconti il quale fu anche il primo allevatore italiano di Bassethound con l'affisso "del Biscione".

Nel 1961 nacque in Italia la prima cucciolata di Bassethound registrata nel Libro Origini.
Ai cuccioli furono dati nomi che avevano tutti per iniziale la lettera "T" e questa usanza non fu mai più abbandonata dall'Allevamento del Biscione.

Nel 1963 si ebbero 43 iscrizioni al L.O.I. e nel 1964 si raggiunsero le 103 iscrizioni ed iniziarono ad allevare il conte Cesare Balduino di Genova e Carla Lunghetti di Firenze che prenderà l'affisso "di Pian dei Giullari".
Negli anni seguenti si ebbe una certa flessione nelle iscrizioni al Libro Origini fino al 1968 quando si raggiunsero 111 iscrizioni che continuarono ad aumentare anno dopo anno fino a raggiungere le 663 unità nel 1975.

Il decennio degli anni settanta fu il periodo di maggiore diffusione della razza, il merito fu dell'Allevamento "del Canedoro" di Giuseppe Benelli di Firenze che raccolse il patrimonio genetico dell'Allevamento del Biscione del quale continuò a mantenere l'usanza di dare nomi ai nuovi nati tutti con la lettera "T" per iniziale.
Nel corso di questi anni comparvero molti proprietari di Bassethound, alcuni di essi presero l'affisso e continuarono ad allevare con una certa regolarità, alcuni scomparvero dalla scena, altri continuarono la loro opera fino ai giorni nostri.

Dopo gli anni settanta le iscrizioni al L.O.I. diminuirono: nel 1981 furono 148; dieci anni dopo, nel 1991, divennero 200 per attestarsi poi oltre i 200 e per superare i 300 nel 1996.

Negli anni più recenti le iscrizioni al L.O.I. sono, mediamente, circa 400 l'anno.


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